Resta aggiornato sui progressi della ricerca, sulle iniziative e tutte le novità AIRC
La ricerca
AIRC è il primo finanziatore privato in Italia della ricerca oncologica e quella contro il tumore al seno è una delle sfide più importanti sin dalla sua fondazione, 60 anni fa. I risultati ottenuti in questi anni hanno permesso di offrire nuove possibilità di terapie e cure.

Per il 2025 AIRC ha destinato circa 14 milioni di euro per progetti di ricerca e borse di studio in questo ambito.
Le tappe principali
Qui ripercorriamo alcune delle tappe a cui AIRC ha contribuito.
Negli ultimi quarant’anni la ricerca ha portato a progressi straordinari per il trattamento del tumore al seno: interventi chirurgici sempre più conservativi e rispettosi del corpo della donna, trattamenti radioterapici meno tossici e più brevi, terapie più precise e mirate.
Evoluzione della ricerca e delle terapie
Grazie a questi progressi, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è in costante aumento: dal 1992, è salita dal 78 all’88%. Questa timeline ripercorre i risultati più rilevanti che sono stati possibili con il sostegno di AIRC
2019-2025
I nuovi anticorpi monoclonali immunoconiugati consentono di curare sempre più pazienti con terapie più precise e mirate, concentrando le dosi, senza per questo aumentare gli effetti collaterali dei trattamenti.
2018
I risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani guidato da Andrea De Censi dimostrano che il tamoxifene contro le recidive funziona anche a basse dosi in pazienti con tumore al seno intraepiteliale in stadio iniziale.
2015
Gli inibitori delle cicline migliorano l’efficacia della terapia ormonale nelle donne con tumore metastatico.
2013
Un “anticorpo armato”, il TDM1, migliora la sopravvivenza delle donne con tumore HER2 positivo in fase metastatica.
2012
Introduzione di una terapia con due anticorpi nei tumori HER2 positivi (Trastuzumab e Pertuzumab)
2011
Lucia Del Mastro dimostra l’efficacia della triptorelina nel proteggere la fertilità delle donne dagli effetti tossici della chemioterapia.
2006
Annunciata la riduzione della mortalità per carcinoma mammario del 24% come effetto dello screening e dell’efficacia delle terapie adiuvanti.
2005
Due studi suggeriscono che cambiamenti nello stile di vita (dieta a basso contenuto di grassi ed esercizio fisico) riducono il rischio di ricaduta.
2004
Introduzione di una nuova classe di farmaci: gli inibitori delle aromatasi.
2003
La chemioterapia a intervalli ravvicinati (“dose-dense”) migliora la sopravvivenza delle donne operate.
2000
Lo studio dei geni consente l’identificazione di almeno 4 sottotipi diversi di tumore al seno. Hanno così inizio le terapie personalizzate.
1999
Viene introdotta la terapia neoadiuvante: somministrando la chemioterapia prima della chirurgia si riesce, in alcuni casi, a ridurre la massa tumorale ed evitare così la mastectomia.
1998
Approvazione, negli USA, del trastuzumab. Un farmaco che interagisce con il recettore HER2 per gli estrogeni, il cui gene risulta mutato nel 25 per cento dei tumori al seno.
1996
Si conferma il ruolo dei geni mutati BRCA1 e BRCA2 nella genesi dei tumori ereditari dell’ovaio e del seno. Viene approvato l’uso del tamoxifene come terapia preventiva del tumore nelle donne geneticamente predisposte.
1994
Viene approvata una nuova classe di farmaci, i tassani, utilissima in particolare nei carcinomi ovarici e del seno.
1992
Umberto Veronesi dimostra l’utilità della tecnica del linfonodo sentinella: asportando il linfonodo più vicino al tumore, si scopre se vi sono già metastasi oppure no.
1990
Mary Claire King identifica sul cromosoma 17 il gene mutato BRCA1, responsabile della maggior parte delle forme ereditarie.
1988
Dennis Slamon scopre il ruolo del gene HER2/neu e del suo recettore nelle forme più aggressive.
1986
Viene approvato il tamoxifene come terapia per le donne in post-menopausa: usato per 5 anni dopo la diagnosi riduce le ricadute e aumenta la sopravvivenza.
Umberto Veronesi & AIRC
Introduce, in Italia, la cosiddetta quadrantectomia che prevede l’asportazione della sola zona del seno interessata dal tumore. La tecnica chirurgica sarà poi adottata in tutto il mondo.